Carissimi Fedeli,
ritorna sempre cara e attesa la Festa della “Bella Maria” del Tindari che celebreremo nei giorni 7 e 8 settembre prossimi.
E’ un appuntamento importante per la nostra vita di figli che desiderano incontrare, con il cuore colmo di gioia, la Madre.
Maria Santissima ci attende e ci accoglie insieme al suo Figlio Gesù per indicarci la strada della piena realizzazione della nostra esistenza umana e cristiana che consiste nel raggiungere la méta del cammino di fede: la santità.
Molti di voi nei giorni della festa giungeranno al Santuario del Tindari in pellegrinaggio per esprimere il cammino della fede percorso con la guida amorevole della Madre. Il pellegrinaggio, infatti, è un cammino vissuto con fede e l’immagine del cammino è la più adatta per significare la condizione esistenziale dell’uomo sulla terra, il continuo divenire della sua vita proprio come un cammino per avanzare verso Dio, ma anche verso sé stessi.
Bisogna guardare a Maria come a Colei «che avanzò nella pellegrinazione della fede e serbò fedelmente l’unione con il figlio» (LG 58) che Ella vive in maniera piena e generosa, libera da qualsiasi legame con il peccato. In Lei si è espressa l’accoglienza piena al dono di salvezza che Dio ci offre in Gesù Cristo.
Viviamo un in tempo segnato da forti contraddizioni e abbiamo bisogno di riferimenti sicuri
che indicano la rotta del cammino. L’uomo sicuro del proprio percorso esistenziale, oggi è
stato sostituito dall’uomo provvisorio, incerto e disorientato, preda della crisi valoriale. Sono
poche, e spesso isolate, le voci che indicano la rotta, il senso della vita, che interpellano sul
bene e sul male, sul giusto e sull’ingiusto, sul vero e sul falso, sul morire e sul vivere. La
Vergine Maria è la stella che guida il nostro cammino umano e cristiano e lo conduce, giorno
dopo giorno, alla sua piena maturazione.
Durante i giorni della festa, con la preghiera, dialoghiamo particolarmente con Lei; apriamole
il cuore con la fiducia dei figli per percepire la gioia che la Madre nel cammino della vita ci
assiste continuamente con la sua tenerezza materna.
«È la santa tra i santi, – scrive papa Francesco – la più benedetta, colei che ci mostra la
via della santità e ci accompagna. Lei non accetta che quando cadiamo rimaniamo a terra e
a volte ci porta in braccio senza giudicarci. Conversare con lei ci consola, ci libera e ci
santifica. La Madre non ha bisogno di tante parole, non le serve che ci sforziamo troppo per
spiegarle che ci succede. Basta sussurrare ancora e ancora “Ave o Maria”» (Gaudete et
Exultate, 176).
Maria, immagine sublime dell’amore paterno e materno di Dio, ci invita a non scoraggiarci
per le nostre fragilità, a non interrompere il nostro cammino, ma a procedere con passi sempre più decisi per l’edificazione del Regno di Dio, aiutati e sorretti da Lei.
Auguro a tutti coloro che celebreranno la Festa della Madonna del Tindari di preparasi a questo evento di grazia e di fede custodendo nel cuore la gioia dell’incontro con la Bella Maria.
Su tutti i pellegrini e i devoti che vivranno la festa volentieri invoco, per intercessione della Vergine Maria del Tindari, la benedizione del Signore.
Guglielmo Giombanco, Vescovo

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