MESSAGGIO PER LA FESTA DELLA MADONNA DEL TINDARI DI MONS. GUGLIELMO GIOMBANCO, VESCOVO DI PATTI
Carissimi Fedeli,
Ogni anno nei giorni 7 e 8 settembre celebriamo con amore di figli e con sentimenti di intensa fede la Festa della “Bella Maria” del Tindari. È un appuntamento con la Madre sempre caro ed atteso e suscita nel cuore di tutti noi sentimenti di gioia interiore.
Numerosi ci recheremo in pellegrinaggio presso la Basilica Santuario per pregare, ascoltare la Parola, riconciliarci con Dio nel sacramento della riconciliazione e contemplare il Figlio Gesù nell’Eucaristia. Giorni, quindi, di ascolto orante, di grazia interiore, di conversione sincera.
«È nei santuari ‒ scrive papa Francesco ‒ dove si può osservare come Maria riunisce attorno a sé i suoi figli che con tante fatiche vengono pellegrini per vederla e lasciarsi guardare da Lei. Lì trovano la forza di Dio per sopportare le sofferenze e le stanchezze della vita» (Evangelii gaudium, 286).
Abbiamo tutti bisogno di incontrare Maria, nostra Madre, di sentirci teneramente accolti e guardati da Lei per consegnarLe, con la fiducia dei figli, le ansie, i desideri e le attese del cuore.
Nei giorni della festa, nei quali veneriamo particolarmente la Vergine Maria, vogliamo metterci alla sua scuola per imparare da Lei il segreto di una vita veramente felice e pienamente appagata. Sentiamola sempre vicina nel nostro cammino ed Ella non cesserà mai di vegliare su di noi con amore di Madre e ci indica la strada che conduce all’incontro con il Suo Figlio Gesù. Vogliamo perciò assumerla come Madre e Maestra, del nostro cammino umano e spirituale e imitarla nella sequela di Cristo e nella docilità allo Spirito, nell’ascolto della Parola e nell’impegno di custodirla, meditarla e attuarla con la vita. Vogliamo pure imparare da Lei a pregare, a contemplare e a lavorare per il bene della Chiesa e del mondo.
A tutti i pellegrini e i devoti che celebreranno, con la fede radicata nel cuore, la Festa della «Madonna del Tindari» auguro di sperimentare la gioia di incontrare la Madre che ama con immenso amore i suoi figli.
Vi saluto con affetto e Vi benedico di cuore
Guglielmo Giombanco, Vescovo