
La devozione dei Sette martedì in onore della Madonna del Tindari
Fu Mons. Giuseppe Pullano a introdurre questa pia pratica, nel 1973, come preparazione specifica alla Festa della Madonna del sette e otto settembre.
Si tratta di una devozione che egli riprese da alcune tradizioni della pietà popolare della Calabria, sua terra d’origine; con essa si intende pregare la Vergine Santissima per sette martedì consecutivi. La scelta del martedì è motivata dalla necessità di non sovrapporre questa devozione ad altre che si svolgono normalmente di sabato, ma anche dal fatto che si tratta di un giorno mariano, al pari del sabato: «si vuole infatti – spiegava Mons. Pullano – che di martedì sia avvenuta, ad Efeso, la definizione dogmatica della divina Maternità di Maria; di martedì, quello successivo alla Pentecoste, dovunque si celebra la Festa della Madonna di Costantinopoli». Lo scopo della pratica dei “Sette martedì” è dunque di onorare e diffondere la devozione alla Vergine Bruna del Tindari, per impetrare qualche grazia per necessità particolari, per ringraziarla della protezione già ottenuta, o anche in suffragio delle anime del Purgatorio.
La devozione dei “Sette martedì” è concepita anzitutto per la preghiera comunitaria nel Santuario di Tindari o anche altrove, laddove gruppi di fedeli si riuniscono in chiesa o nei quartieri, recitando insieme il S. Rosario, meditando il mistero proposto per ogni martedì, partecipando possibilmente alla S. Messa e accostandosi ai Sacramenti della Riconciliazione e dell’Eucaristia.